Cammino di Santiago, come prevenire e curare le vesciche ai piedi

da Viaggiare Zaino in Spalla
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Quando si viaggia a piedi e si percorrono tragitti molto lunghi, come nel caso del cammino di Santiago, tra le problematiche più comuni che si possono riscontrare ci sono le fastidiose vesciche ai piedi.

Per molti pellegrini le vesciche sono infatti uno degli incubi peggiori, assieme alle tendiniti. Questo tipo di problema può persino compromettere l’intero viaggio e sicuramente camminare con la sofferenza ai piedi non è piacevole. Nei casi più gravi si è costretti, infatti, a fermarsi per giorni o addirittura interrompere il proprio cammino.

E’ quindi molto importante imparare a curare le vesciche e sopratutto prevenirle.

Come e perché si formano le vesciche ai piedi

Le vesciche ai piedi si formano per via dello sfregamento continuo tra la pelle e la scarpa, o ad eventuali cuciture della calza. Tra i motivi più diffusi della formazione di vesciche è anche quello dell’utilizzo di scarpe nuove o poco usate, un errore che può costare molto caro. La prima regola in assoluto è, infatti, quella di collaudare sempre le scarpe prima della partenza camminandoci per almeno 50 km e constatarne la comodità.

Un’altro frequente motivo della formazione di vesciche è la pelle umida oppure, al contrario, troppo secca. Nel primo caso è dovuto alla sudorazione del piede durante la camminata, magari se non si hanno scarpe traspiranti o non si fanno arieggiare i piedi ogni tanto. Nel secondo caso avviene per via della disidratazione se non beviamo abbastanza o non ungiamo i piedi prima di metterci in cammino. La pelle umida è più delicata e sensibile allo sfregamento, mentre quella troppo disidratata è maggiormente incline a lacerazioni.

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Prevenzione

Vediamo quali sono gli accorgimenti più diffusi tra i pellegrini per prevenire le vesciche durante un lungo cammino. Soluzioni che possono essere utilizzabili in qualunque contesto, nel mondo dei backpackers:

  • Usate sempre scarpe collaudate, di cui avete già constatato la comodità e l’assenza di fastidi o arrossamenti nel piede. Portate con voi anche un sandalo da trekking aperto e leggero, in modo da far riposare e arieggiare il piede ogni tanto.
  • Usate calze traspiranti, possibilmente calze anti vescica o da trekking che sono rinforzate nei punti critici;
  • Prima di mettere la calza, cospargete bene il piede con un unguento idratante, per rendere la pelle scivolosa al contatto con la calza. Un burro di karitè o della vasellina andrà benissimo, la pelle unta permette una considerevole diminuzione dell’attrito tra il piede e la calza.
  • Non bagnare mai i piedi lungo il cammino se non si ha la possibilità di asciugarli perfettamente, l’umidità sul piede è infatti uno tra i motivi più frequenti della formazione di vesciche. Da non confondersi umidità con l’idratazione, un piede ben idratato rende la pelle elastica e resistente.
  • Per prevenire le vesciche è molto importante bere tanto durante l’attività fisica, ed essere sempre ben idratati.
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Rafforzare la pelle

Un metodo, anche se poco estetico, per rafforzare la pelle dei piedi e preservarla dalla formazione di vesciche, è quello di permettere la formazione di calli. Camminare scalzi, sulla sabbia o su superfici ruvide come l’asfalto o la terra, ci aiuta. In questo modo la pianta del piede crea il suo strato naturale rafforzando la pelle e rendendola più resistente ai lunghi tragitti.

Purtroppo la prevenzione e gli accorgimenti adottati non ci eviteranno la formazione delle vesciche al 100% poiché ci sono anche molti altri fattori in gioco, come ad esempio la predisposizione. Se si ha, per esempio, una pelle molto delicata non possiamo fare molto per evitare questo problema. Stessa cosa se si decide di fare troppi chilometri al giorno, perché se anche possiamo sostenere un determinato sforzo fisicamente, non è detto che i nostri piedi possano. Se ci accorgiamo di questo forse è meglio imparare ad ascoltare il proprio corpo proprio a partire dai piedi.

L’attenzione ai dettagli è una componente essenziale per prevenire le vesciche e molti altri effetti indesiderati. E’ molto utile fermarsi ogni tanto e cambiare le calze se queste sono umide.

Personalmente ho l’abitudine di fermarmi ogni 8 km circa, per far arieggiare i piedi e idratarli con il mio burro di karitè. Non ho mai avuto problemi di vesciche.

Se dopo tutti questi accorgimenti dovessero ugualmente fuoriuscire le vesciche, allora dobbiamo essere in grado di curarle.

Come curare le vesciche

Ci sono molti pareri discordanti sulle tecniche da adoperare per la cura delle vesciche. Alcuni dicono che NON bisogna assolutamente bucare la vescica, probabilmente per una questione di igiene perché, se non è sterile, l’ago può provocare infezioni.

Altri al contrario parlano di curare proprio con ago e filo perché così facendo si fa fuoriescire il liquido lungo il filo e la ferita guarisce più rapidamente.

Ad ogni modo, oltre all’ago e al filo, è sempre bene portare con se un po’ di disinfettante (o del mercurio cromo). Secondo l’esperienza di  moltissimi pellegrini, la soluzione dell’ago e filo è la migliore per poter continuare a camminare senza troppa sofferenza.

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Ecco come bucare la vescica:

Come potete vedere anche nelle figure esiste un vero e proprio metodo corretto per bucare la vescica.

Questo che vi descrivo è infatti il metodo utilizzato dai pellegrini:

  • Per prima cosa disinfettiamo bene l’ago, il filo e la parte che bucheremo;
  • Facciamo passare l’ago e il filo da parte a parte lungo la vescica e poi tagliamo il filo lasciandone un pezzetto all’interno. In questo modo il liquido fuoriesce pian piano scorrendo lungo il filo;
  • Prima che la ferita di secchi sfiliamo il filo, questo è molto importante per non rischiare di strappar via la pelle.
  • Una volta che abbiamo fatto fuoriuscire il liquido e abbiamo tolto il filo, possiamo preservare la ferita con una benda.

L’uso dei cerotti compeed

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I COMPEED® sono dei cerotti anti vescica che vengono usati sopratutto come prevenzione in caso di pelli sensibili e delicate, poiché creano uno strato che funge da seconda pelle.

Questi vengono utilizzati solitamente come prevenzione, prima di mettersi in cammino, per evitare la fuoriuscita di vesciche. Se però decidiamo di usarle dopo, per preservare ferite già curate, dobbiamo aspettare che tali ferite si siano seccate per bene.

Solo successivamente possiamo mettere i cerotti appositi, in modo da preservare la zona sensibile senza rischiare di strappare la pelle durante la nostra camminata.

I cerotti compeed si trovano in farmacia e nei supermercati. Io consiglio sempre di portarli appresso, è una di quelle cose che non devono mancare nello zaino di un camminatore.

Mi raccomando, non mettere mai questi cerotti sulla pelle viva.

Una volta messo il cerotto possiamo riprendere il cammino ma, appena arriviamo alla tappa successiva, laviamo e asciughiamo bene i piedi e cospargiamo la superficie della ferita con un olio apposito per fortificare e rigenerare lo strato epidermico. Ad esempio un olio di borragine o di aloe vera. In erboristeria vi sapranno consigliare al meglio.

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Personalmente ho sempre adottato questi rimedi naturali e per fortuna sono sempre riuscita ad evitare il problema delle vesciche. Ma voglio suggerire un’ultima riflessione.

Le prime tappe di un cammino sono solitamente quelle più delicate, perché si esplora il territorio e si sperimenta il nostro approccio a esso. E’ una fase cruciale per capire come reagisce il nostro corpo quindi cerchiamo di non strafare. Fare troppi chilometri in questa fase è sempre controproducente.

Dobbiamo dare il tempo al nostro corpo di abituarsi al terreno, allo sforzo fisico, a nuovi ritmi che non sono propri del nostro quotidiano. Rallentare ed essere cauti è, secondo me, la miglior prevenzione che possiamo fare, perché prevenire è meglio che curare.

Buon Cammino a tutti!

Sylvié

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14 commenti

Dani Giugno 9, 2018 - 8:09 am

LE vesciche sui piedi sono molto fastidiose e a volte mi capita di averle. Grazie per i suggerimenti.

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sylviezainoinspalla Giugno 9, 2018 - 8:23 am

Spero che questi consigli allora possano esserti utili. Non c’è cosa più fastidiosa che camminare con le vesciche ai piedi.

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My Life in Trek Giugno 10, 2018 - 7:17 pm

Io mi sento a casa quando leggo i tuoi articoli 🙂 ce ne sono pochi così ben fatti

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Giulia Giugno 13, 2018 - 9:08 am

A me vengono praticamente sempre le vesciche, qualsiasi scarpa metta. E dire che pratico danza del ventre, quindi ballo perennemente scalza e ho i piedi con lo strato antiestetico di pelle dura 😀 però niente, ci soffro parecchio in viaggio! Proverò a seguire i consigli

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sylviezainoinspalla Giugno 13, 2018 - 12:07 pm

Eh purtroppo quando c’è predisposizione non sempre si riesce a prevenire lo so, mi spiace molto. Prova a idratare il piede come ho scritto e usare calze anti vesciche, le trovi anche alla decathlon. Spero riuscirai per lo meno a diminuirne la consuetudine.

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Anna Giugno 15, 2018 - 12:03 pm

Utilissimo questo post, i consigli sono perfetti, soprattutto quello di testare le scarpe. Le vesciche sono insidiose, la prox volta che andrò a fare trekking seguirò tutti i tuoi suggerimenti. Grazie come sempre Silvy

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Erica Giugno 15, 2018 - 6:45 pm

Non sono avvezza al trekking professionistico ma mi è capitato di soffrire di vesciche dopo delle lunghe camminate. Terrò ben a mente i tuoi consigli, soprattutto quello dei calzini, non ho mai acquistato calzini specifici!

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Zucchero Farina in viaggio Giugno 23, 2018 - 9:02 am

Non ho mai fatto il cammino ma in viaggio capita se si cammina molto. D’estate cerco spesso di ovviare con le classiche birkenstock . Una cosa che spesso mi ha salvato sono le pomate con ossido di zinco che seccano in fretta la vescica ( la classica pasta fissan per i neonati mi ha spesso salvato)

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Ecco alcuni consigli per intraprendere il cammino di Santiago in Estate – Viaggiare Zaino in Spalla Luglio 7, 2018 - 5:35 pm

[…] di attrezzature tecniche, sia informazioni riguardo l’allenamento, la cura e la prevenzione delle vesciche e persino delle recensioni interessati sugli albergues dove mi sono […]

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Paola Agosto 31, 2018 - 6:07 pm

Io ho l’abbonamento alle vesciche ogni volta che compro un paio di scarpe nuove! Per me i cerotti Compeed sono indispensabili, mi hanno salvata in più di un’occasione e si possono mettere anche prima di bucare la vescica.

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Federica Ottobre 5, 2018 - 2:41 pm

Che incubo le vesciche! Quando pattinavo erano il mio incubo e vivevo con i piedi tapezzati di Compeed 🙂
Io cammino poco ma ho dei piedi ultrasensibili che, più che altro, si tagliano facilmente.
Per me non esistono scarpe collaudate: scarpe comodissime improvvisamente mi tagliano.
Figurati che io sento le cuciture interne di tutte le scarpe 🙁
Non sono normale!

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Viaggiare Zaino in Spalla Ottobre 5, 2018 - 5:28 pm

Eh purtroppo se si è predisposti c’è poco da fare. Comunque ungere i piedi può essere molto utile, provaci.

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Rei Giugno 14, 2019 - 6:43 pm

Ciao ! Molto bello il Sito, e soprattutto mi a fatto tornare la voglia del Camino de Santiago che volevo fare anni fa, e poi niente !! Ora grazie a Te mi e tornata la voglia … e Forte !!! Vorrei sapere come mai dal 2018 non ci sono più comenti o altro ? Non camini più … vai in albergo ? Non credo … Cmq. spero e auguro tutto bene con te !! Ti ringrazio per tuo blog, non solo per i consigli – per me tramite tuoi racconti mi e tornata la voglia di viaggiare lento … tanto importante che avevo perso !!! Ciao e buone cose !!!!! 🙂

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Viaggiare Zaino in Spalla Giugno 18, 2019 - 5:12 pm

Ciao Rei ti ringrazio tantissimo per i complimenti mi fa davvero molto piacere che il sito piaccia e che possa essere utile a qualcuno. Purtroppo c’è stato un lungo periodo di silenzio perché al contrario ho viaggiato tantissimo e non ho letteralmente avuto il tempo di scrivere e aggiornare con nuovi articoli. Adesso sto cercando di riprendere pian piano e ho tante cose di cui parlare. No non ho smesso di camminare anzi!! Proprio tra qualche settimana parto per una nuova avventura, un cammino in Italia di cui vi parlerò poi. Tienimi aggiornata sul tuo di cammino, ultreya!!

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