Come organizzare un viaggio in Messico, zaino in spalla, da fare in solitaria

da Viaggiare Zaino in Spalla
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Ho deciso di fare un viaggio in Messico da sola, zaino in spalla, per un mese, alla scoperta di un Messico autentico e alternativo. Un viaggio a stretto contatto con i nativi, spostandomi in autobus, dormendo negli ostelli e mangiando solo cibo locale.

Se qualche anno fa mi avessero detto che avrei fatto un viaggio del genere, addirittura da sola, no, non gli avrei mai creduto. Lo ritenevo un viaggio impossibile, fuori dalla mia portata. Eppure eccomi qui, a raccontarti la mia grande avventura partendo dal principio, ossia da come organizzare il viaggio.

Ti racconto la mia esperienza in una serie di articoli correlati, sperando di farti sognare un po’ e sopratutto incoraggiarti a viaggiare anche sola.

Comincio quindi con il raccontare come ho organizzato il mio viaggio e ti do qualche informazione utile qualora anche tu decidessi di partire come me, zaino in spalla.

Sicurezza

Una delle prime cose su cui mi sono scontrata, ancor prima di partire, è stata la reazione delle persone alla mia decisione di voler partire in Messico da sola. “Da sola? ma sei matta? Non lo sai che il Messico è uno dei Paesi con il tasso di criminalità più alto al mondo? per una donna da sola poi, è troppo pericoloso…”.

Sfatiamo il mito. Le statistiche sono vere, ok, il tasso di criminalità in Messico è molto alto, ma rendiamoci conto che si tratta di un Paese di dimensioni vastissime, la cui criminalità è concentrata soprattutto nelle grandi città ed è legata per lo più al Narcotraffico. Insomma, se non vai in cerca di stupefacenti non dovresti trovarti in mezzo a situazioni pericolose. Certo, bisogna stare attente, essere sveglie, non andare nei quartieri malfamati delle città, non girare con oro addosso o maneggiare soldi alla vista di tutti. Ma queste sono le basi per viaggiare sicuri in qualunque parte del mondo, Milano, Roma e Napoli comprese.

Il Messico è un Paese povero, gli scippi possono accadere, soprattuto nelle grande città. Ma il mio consiglio è di non farti scoraggiare o spaventare perché come ti spiego qui viaggiare in Messico da sola è possibile e può essere un’esperienza bellissima. Basta solo adottare degli accorgimenti e se hai paura ti do 6 consigli per viaggiare in solitaria.

Visti e Permessi

Per entrare in Messico, arrivando da un Paese UE, ti serve solo un passaporto con validità residua di almeno 6 mesi dall’ingresso nel Paese. Il Messico, infatti, non richiede più Visti Turistici a pagamento. Al tuo arrivo ti verrà rilasciato, assieme al timbro sul passaporto, un semplice permesso di soggiorno turistico, gratuito, che dura 3 mesi. Solitamente non si deve compilare alcun modulo di ingresso, se si arriva per via aerea. Sarà però a discrezione del funzionario la richiesta del biglietto di ritorno o di uscita dal Paese. Come anche quello della prenotazione di un alloggio. Se, come me, hai intenzione di fare un viaggio itinerante senza prenotazioni prestabilite, ci sono delle piccole astuzie, del tutto legali, che puoi adottare.

Io, ad esempio, ho prenotato un ostello per i primi quattro giorni. Poi ho fatto una prenotazione temporanea del volo di rientro con un sito legale apposito che ti rilascia il biglietto virtuale da poter presentare. Questo tipo di prenotazione, dal costo di 14 dollari, prevede la cancellazione gratuita o l’acquisto del volo in un secondo momento, a seconda della necessità. In alternativa puoi acquistare una tratta Messico / Guatemala in autobus facendo il biglietto sul sito ADO. In questo caso ti consiglio di prenotare la tratta Palenque/Flores per spendere meno e dimostrare comunque l’uscita dal Paese.

Ora, biglietti alla mano, puoi avere tutto in regola durante il controllo passaporti. A me fortunatamente non hanno richiesto nessuna documentazione ma meglio averla per sicurezza.

Se il tuo viaggio prevede un soggiorno più lungo di tre mesi, puoi richiedere la proroga del permesso di soggiorno per un totale di 180 giorni. Lo puoi fare gratuitamente all’ufficio immigrazione ma prima della scadenza del terzo mese.

Avere tutti i permessi in regola ti garantisce un soggiorno sereno. Il rischio, altrimenti, è di dover pagare penali o, peggio ancora, essere espulsi dal Paese senza possibilità di ritornarci.

Il volo

Per il mio viaggio in Messico, essendo da sola, ho cercato un volo il più possibile comodo. Quindi ho comprato un volo senza troppe ore di scalo e con scalo europeo. Vivendo in Danimarca sono riuscita a trovare un volo molto economico della compagnia Air France, con scalo a Parigi. Da Parigi a Città del Messico sono 12 ore di volo. Fortunatamente sono arrivata la sera tardi, quindi ho potuto dormire subito e per tutta la notte, senza soffrire il jet leg.

Per il rientro ho scelto un volo diretto da Cancun a Roma, sempre con Air France, in modo da non dover passare per altre nazioni. L’ho fatto più che altro per un fatto legato alla mia assicurazione di viaggio, che ti spiego qui sotto.

Assicurazione di viaggio

A proposito di assicurazione viaggio, io ho scelto di farla con Heymondo, un’agenzia italiana molto seria e affidabile che ormai utilizzo da qualche anno. Con loro puoi monitorare l’assicurazione dalla tua app e avere aiuto in tempo reale.

Quando ho compilato le varie voci, decidendo cosa assicurare, ho potuto assicurare anche la mia attrezzatura da lavoro. Inoltre ho potuto scegliere i Paesi in cui essere assicurata. In questo viaggio ho inserito Europa, Messico e Mondo, da cui però vengono esclusi gli USA che hanno un costo a parte. Per questo motivo, durante il viaggio, ho scelto di non fare mai scalo negli States in modo da essere sempre coperta dalla mia polizia.

Il periodo migliore per partire

Il Messico è un Paese caldo ma avendo un territorio molto vasto il clima varia a seconda delle regioni in cui ci si trova. Le stagioni migliori per viaggiare, soprattutto al sud, sono sicuramente quelle invernali e primaverili. Io ad esempio ho deciso di partire ai primi di Febbraio cominciando da Città del Messico, per poter arrivare a fine mese in Yucatan con temperature non troppo torride. Inoltre Febbraio è un periodo non ancora troppo turistico, quindi ho potuto visitare il Paese con più tranquillità, senza quei disagi legati al turismo di massa. Ciò è stato utile sopratutto per le prenotazioni ai siti, che ho potuto fare di volta in volta senza dover prenotare con largo anticipo. Questo in un viaggio itinerante come il mio è stato fondamentale perché ho potuto decidere di volta in volta le tappe e quanto restare, anche se avevo comunque un programma di massima.

In tutto il mese di Febbraio c’è stato un solo giorno di pioggia, dalla durata di poche ore. Se devi fare un viaggio in Messico io ti consiglio di farlo proprio in questo periodo.

Vaccinazioni

Se stai entrando in Messico con un volo dall’Europa, senza fare scalo in nazioni a rischio, non è obbligatoria alcuna vaccinazione. Ti consiglio però di informarti bene sul sito Viaggiare Sicuri.

Tieni conto però che il Messico è comunque una Nazione ad alto rischio malattie infettive. Ad esempio si riscontrano spesso casi di febbre gialla ed epatiti. Quindi il mio consiglio è di sentire il parere del tuo medico per un eventuale vaccinazione preventiva. E’ proprio quello che ho fatto io e, sotto consiglio del mio medico, ho eseguito la vaccinazione per Febbre Gialla, Epatite A e B.

Ad ogni modo, per tutto il viaggio, non ho mai visto zanzare né mosche. Sarà per fortuna o per il clima secco di febbraio. Ad ogni modo, per prevenzione, ho portato con me anche il repellente per zanzare extra forte della linea Jungle. Contiene DEET al 50% ed è quindi ideale in presenza di zanzare molto aggressive, sopratutto nelle foreste pluviali e in luoghi lagunari. Nel link trovate la confezione da viaggio da 75ml che può essere trasportato nel bagaglio a mano.

Lo zaino giusto

Da quando viaggio con lo zaino sono diventata una minimalista. Nonostante io abbia sempre appresso tutta l’attrezzatura per poter lavorare da remoto, ho imparato a viaggiare con un semplice bagaglio a mano.

Anche per il viaggio in Messico ho deciso di adottare la stessa strategia, ossia portare uno zaino da 40lt per non dover imbarcare il bagaglio. Primo, per poter essere il più leggera possibile perché si sa, più lo zaino è grande più si tende a riempirlo. Secondo, perché così ho evitato che mi perdessero il bagaglio in viaggio, cosa molto frequente sulle lunghe tratte con scali. Il rischio era di dover perdere del tempo prezioso per poterlo poi ritrovare.

Allo zaino ho però aggiunto un pezzo extra, da mettere sopra. Un tascone capiente dove poter tenere l’attrezzatura da lavoro. Poi, naturalmente, ho portato con me anche un piccolo marsupio agganciato in vita, con tutto ciò che mi serviva a portata di mano. Devo dire che è stata un’ottima soluzione e te la consiglio.

Riguardo al tipo di zaino, io mi sono avvalsa dello zaino Osprey Strato 34+ che, con le tasche, arriva ad una capienza di 40lt. Mentre il pezzo extra l’ho recuperato dal mio zaino Osprey Renn 50 che possiede una parte superiore estraibile, come ti mostro nella foto.

Moneta, Cambio e Carte di Credito

Come sicuramente già saprai, la moneta messicana è il peso o pesos in plurale (MXN). Quello che forse non sai è che in Messico il valore della moneta, confronto al nostro euro, è molto debole. Con pochi euro potrai viaggiare allungo, spendendo veramente poco. Sopratutto se farai un tipo di viaggio come quello che ho fatto io, ossia dormendo in ostello e mangiando cibo locale.

Il mio primo consiglio è quello di portare con te un po’ di moneta locale oppure dollari da cambiare facilmente in loco. Questo perché purtroppo non potrai pagare ovunque con la carta di credito. Se riesci a farti cambiare un po’ di soldi dalla tua banca eviterai di pagare troppe commissioni nei Change dell’aeroporto. A Città del Messico troverai però onestissimi cambi di valuta DOLLARI/PESOS in caso tu riesca a portare con te solo dollari americani.

Seconda cosa, fondamentale, è quella di accertati che le tue carte di credito funzionino veramente in Messico, sia per pagare che per prelevare. Io per esempio ho avuto molti problemi con la mia carta di credito prepagata. Potevo usarla per prenotare online gli ostelli, ma non riuscivo a prelevare o pagare direttamente. Questo perché i dispositivi messicani richiedono un pin di 4 cifre invece che 5. Eppure la banca mi aveva assicurato che potevo usare la carta in Messico, essendo circuito Master Card. Per fortuna avevo con me un’altra carta di credito di riserva, non prepagata, che ho potuto usare senza problemi.

moneta-messicana

Sim e connessione

Un’altro problema da tenere a mente, prima di partire, è la questione connessione e sim telefonica.

Molti ti diranno che la questione è semplice. Se il tuo piano tariffario non comprende l’utilizzo del roaming fuori dall’Europa, basta comprare una sim locale quando arrivi in Messico. Il gioco è fatto!

Questo è vero, ma in parte. Può essere un’ottima soluzione se le tue esigenze di connessione si limitano all’utilizzo di applicazioni che non sono legate direttamente al tuo numero telefonico. Non potrai ad esempio utilizzare il tuo WhatsApp, perché l’applicazione non riconoscerà la nuova sim. Così come anche altre applicazioni importanti che potrebbero esserti utili in viaggio.

Personalmente, stando in Danimarca, ho una compagnia telefonica che mi ha garantito 20 giorni di roaming in Messico mantenendo il mio stesso piano tariffario. Ma allo scadere dei 20 giorni ho dovuto fare una richiesta extra a pagamento, che mi è costata non poco. Purtroppo non ho potuto esimermi da questa scelta perché il mio numero telefonico è legato anche ad applicazioni bancarie e codici di sicurezza vari. Quindi, se come me, hai questo tipo di esigenze particolari, allora la sim locale ti serve a ben poco.

Se non hai questo tipo di problemi allora puoi certamente acquistare a pochi euro una sim prepagata locale. Appena arrivi in aeroporto ci sono tanti chioschi che le vendono e tante compagnie tra cui scegliere. Tra le più gettonate Telcel, Amico e Movistar. Ti bastano pochi Giga, da sfruttare sopratutto quando sei in giro. Per il resto del tempo puoi agganciarti alle reti libere di ostelli e stazioni. Quindi a mio avviso una ricarica da 4gb per un costo di circa 200 MXN può essere sufficiente.

In alternativa, se non hai un cellulare dual sim e non vuoi togliere via la tua scheda dal telefono, puoi richiedere online una eSim. Ad esempio quella di Holafly. Si tratta di un tipo di sim virtuale che non ha bisogno di essere inserita nel dispositivo. Viene attivata tramite un QR al momento del tuo arrivo in Messico. In questo modo potrai avere tutti i dati di una sim normale ma senza inquinare l’ambiente con sim usa e getta. Un’alternativa certamente ecologica, ma anche molto molto più cara confronto all’acquisto della sim classica.

Adattatori

Durante il tuo viaggio in Messico non dimenticare di portare un adattatore. Le prese, in Messico, sono diverse da quelle italiane e sono come quelle americane, quindi a due entrate ma lineari (vedi foto).

Dove dormire

Come ti ho già accennato, nel mio viaggio itinerante alla scoperta del Messico autentico ho scelto di alloggiare per lo più in ostello. Questo per poter assaporare la vera essenza del viaggio, che per me dev’essere fatto di condivisione ed esperienze da ricordare.

Gli ostelli in Messico sono ben organizzati e, fatta eccezione di qualche caso sporadico, mi sono parsi sempre puliti e sicuri. Certo gli standard di pulizia non sono uguali ai nostri, ma tutto sommato accettabili.

I prezzi degli ostelli sono relativamente bassi e vanno dagli 8 ai 12 euro, a seconda dei posti e del tipo di camera. Puoi dormire su stanze condivise con altre donne oppure su camerate miste o ancora, con l’aggiunta di un extra, scegliere stanze indipendenti. Gli ostelli più validi sono quelli con armadietti personali per lo zaino e con gli attacchi per ricaricare i dispositivi su ogni letto. In ogni ostello è possibile cucinare e, quasi ovunque, la colazione è compresa nel prezzo.

Durante il viaggio in Messico mi sono avvalsa anche di altri tipi di alloggi ma solo in quatto occasioni particolari: un couchsurfing, un hotel, un lodge e un residence. Il couchsurfing l’ho fatto gratuitamente tramite il contatto di un’amica messicana. I prezzi degli hotel possono essere molto bassi confronto a quelli italiani e variare dai 30 ai 50 euro. A seconda della particolarità della stanza anche il Lodge mantiene lo stesso standard degli hotel. La stanza nel residence, invece, mi è costata un occhio della testa. Ma ero a Cancun, difronte al mare dei Caraibi, nella rinomata riviera maya di Playa Delfines. Uno sfizio di 100 euro a notte che mi sono voluta togliere prima di rientrare ma che, se ci pensi, non si discosta tanto dai prezzi di un semplice hotel in Italia.

Come spostarsi

Ho fatto il mio viaggio itinerante in Messico spostandomi sopratutto con gli Autobus ADO ma il Messico è un Paese enorme e certe distanze le ho dovute coprire con voli interni, come nel caso delle tratte Oaxaca/Chiapas e Chiapas/ Yucatan. All’interno delle città e delle zone limitrofe, invece, ho utilizzato per lo più i pulmini Collettivi. Sono dei pulmini popolari che utilizza la gente del posto, diversi dai bus di linea. Alcune volte ho utilizzato gli Uber ma non sempre è consigliato sopratutto nelle zone rurali.

I Taxi all’aeroporto sono molto cari e gli Uber sono una buona soluzione perché si può trattare il prezzo. State attente a non farvi fregare e se riuscite a farvi contrattare il prezzo da un messicano meglio. Io ho fatto così, grazie all’aiuto di un viaggiatore messicano conosciuto in aeroporto, e ho pagato metà del prezzo iniziale.

Spero che queste informazioni potranno esserti utili.

Silvia

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