Mi chiamo Silvia Montis ma potete chiamarmi Sylvié. Sono originaria della Sardegna e vivo in Danimarca.
Da quando ho ricordo sono sempre stata una nomade, una viaggiatrice, anche emigrata e ora persino expat, ma soprattutto sono sempre stata una viandante nei sentieri del mondo.
Una vita in cammino
Sono nata nel 1975 da genitori sardi, emigrati nel nord Italia per lavoro. Ho vissuto in tanti luoghi, sin dai primi anni di vita.
Prima in Brianza, poi a Novara, Milano, tornata in Sardegna ed emigrata nuovamente in Toscana e in Veneto. Tornata nuovamente in Sardegna per qualche anno mi sono infine trasferita in Danimarca, dove attualmente vivo e lavoro con mio marito.
Sono una persona che ama i cambiamenti, sono molto elastica e mi adatto ad ogni situazione, questo mi aiuta moltissimo ad apprezzare anche i viaggi più avventurosi.
Le mie passioni
Sono comunicativa ma non amo molto parlare, preferisco comunicare con altri strumenti più creativi come la scrittura, la fotografia, la pittura. Amo tantissimo la fotografia e la scrittura, raccontare le mie esperienze di viaggio e descrivere le mie emozioni. Scrivere è una passione che coltivo da quand’ero adolescente e, tramite le parole, ho avuto modo di trasmettere spesso incoraggiamenti alle persone che mi leggevano.
Così è nata l’idea di aprire un blog, per raccontare sopratutto una filosofia di viaggio in lentezza e il più possibile ecosostenibile.
A piedi, in bicicletta o in treno, racconto la mia esperienza di backpacker sperando di infondere speranza e incoraggiando sopratutto le donne a partire, anche da sole.
Io per prima non lo credevo possibile ma nel tempo ho imparato a cancellare dalla mia mente le lettere IM dalla parola POSSIBILE e tutto è cambiato.
Quando mi sento particolarmente ispirata adoro anche dipingere e raccontare con pittura e illustrazioni i mei viaggi, la natura, i luoghi che vedo, la città in cui vivo.
Disegno da quando ero piccola, lo feci per la prima volta in ospedale.
Il lavoro che voglio fare da grande
Mi sono diplomata al Liceo Artistico e da li ho scelto di seguire il ramo della grafica pubblicitaria, lavorando per anni in quel folle ambiente legato spesso al consumismo.
Ho aggiustato il tiro cambiando poi settore nella Grafica Editoriale. Nel tempo sono diventata io stessa caporedattrice di una bellissima rivista, che raccontava lo stile di vita nordico.
Per tre anni è stata una bellissima esperienza che mi ha arricchita tantissimo, poi però è nato in me il desiderio di mettermi in gioco. Ho scoperto così la passione per lo slow travel, in particolare per i cammini a piedi.
Nel 2016 ho lasciato la rivista, il lavoro d’ufficio, la vita sedentaria e mi sono dedicata a me. Ho organizzato il mio primo cammino in solitaria, verso Santiago de Compostela. Nel 2017 sono partita, con tante paure e nessuna esperienza.
Ho imparato a credere in me e ho ricordato di essere forte. Ho trovato la mia vocazione e ho imparato a guardare in faccia le mie paure per superarle. La lentezza dei passi in cammino è stata come una lente di ingrandimento puntata sulla mia anima.
La lentezza mi lega molto ai miei ricordi d’infanzia, quando da emigrata viaggiavo ogni anno con i miei genitori, in nave e poi in treno, per rientrare in Sardegna. Un rituale che ancora oggi pratico ogni volta che posso. Ma il viaggiare a piedi era una cosa che sognavo fin da bambina. Ricordo che quando mi affacciavo dalla finestra dell’ospedale mi immaginavo di andare via a piedi, con solo uno zaino in spalla e un bastone per sorreggermi. Ero una pellegrina ancor prima di saperlo ma per fortuna, lungo il cammino di Santiago, sono riuscita a ricordare chi ero e quanti sogni nascosti avevo. Da quel momento mi sono ritrovata e tutto è diventato più chiaro.
Al rientro da Santiago maturai il desiderio di poter lavorare da remoto, per poter avere la libertà di viaggiare quando volevo. Oggi ho realizzato quel sogno. Aiuto nel dietro le quinte mio marito, con l’azienda di famiglia, occupandomi sopratutto di social media content e scrivo di viaggi ogni volta che posso.
Cosa voglio fare da grande? esattamente quello che sto facendo: la nomade digitale.
I miei viaggi ideali
Amo i viaggi lenti, soprattutto quelli a piedi. Viaggiare a piedi mi permette di conoscere meglio le culture dei luoghi che visito ed entrare in maggior sintonia con la gente del posto e con la natura circostante.
Amo i boschi e le verdi campagne in fiore ma non disdegno i sentieri di montagna, i piccoli borghi o le città, sopratutto se queste ultime offrono percorsi artistici ed Eno Gastronomici che permettono di conoscere meglio la cultura locale.
Il periodo che prediligo in assoluto per viaggiare con lo zaino è sicuramente la primavera, per me il periodo migliore dell’anno. In primavera il tepore del sole è ancora accompagnato dall’aria frizzante e non c’è troppo caldo per mettersi in cammino. Non ho mai sopportato il troppo caldo e forse è per questo che amo i Paesi Nordici, tanto da decidere di trasferirmi in Scandinavia. Lo so, sono una Sarda anomala!!
Riconnettersi con la natura
Le bellezze naturali che mi circondano durante una camminata, mi regalano un benessere talmente profondo che vorrei non finisse mai. Per quanto possibile cerco di trasmettere a tutti questa sensazione con le mie foto, che potete vedere sul mio profilo Instagram.
Ciò che adoro di più è proprio la connessione con natura: attraversare boschi, colline verdeggianti, ruscelli, praterie in fiore. Ma anche fiancheggiare coste e scogliere dove poter perdere lo sguardo verso il mare e l’orizzonte. Riconnettersi con la natura è veramente qualcosa di indescrivibile che mi fa vibrare l’anima. Abbiamo un legame ancestrale con la natura che abbiamo dimenticato. Se la riscoprissimo potremmo sentirci sempre profondamente vivi, liberi e felici.
Viaggiare Green
La mia particolare sensibilità verso la natura mi ha portata, nel tempo, ad avere un’attenzione maggiore verso le numerose problematiche ambientali. Così ogni volta che posso mi dedico a campagne di sensibilizzazione e cerco di vivere il più possibile nel rispetto dell’ambiente. La salvaguardia del territorio, ma anche semplicemente l’utilizzo di accorgimenti eco sostenibili, può fare spesso la differenza. Noi travel blogger dovremmo sempre dare il buon esempio in quanto ambasciatori di una passione che ci porta alla scoperta del nostro pianeta.
Camminare e viaggiare in lentezza, ad esempio, mi permette di evitare il più possibile l’uso di mezzi di trasporto che hanno maggior impatto ambientale. Ogni volta che posso cerco, infatti, di viaggiare Green. Se devo prendere i mezzi, cerco dove possibile di evitare quelli più inquinanti. Per un discorso di lentezza cerco anche di prediligere il treno al posto della macchina o la nave anziché l’aereo. Certo non sempre è possibile ma abbiamo tante occasioni per scegliere di vivere più Green. Ad esempio quando compro prodotti alimentari, anche in viaggio, cerco il più possibile prodotti locali e a Km0. Cerco anche di fare un consumo minimal della plastica e naturalmente faccio la differenziata ovunque vado.
Da quando vivo a Copenaghen ho anche modificato il mio modo di fare l’orto. Non avendo giardino, io e mio marito ci siamo inventati l’orto in cassetta. Tutto pur di avere erbe aromatiche e ortaggi, anche vivendo in città. Il mio orto box è realizzato con casse di legno riciclate e contiene terriccio e compost recuperati dai giardini in cui lavora mio marito. Abbiamo piantato di tutto: lavanda, mentuccia, salvia, zucchine, pomodorini, peperoncino, basilico, patate, zucche e tanto altro ancora. In questo il mestiere di giardiniere di mio marito ci ha facilitato!
Il sogno che ho ritrovato in cammino
Da piccola sognavo di viaggiare a piedi per il mondo ma una brutta malattia ha reso impossibile quel sogno per tanto tempo. Una volta guarita i desideri di bambina si sono affievoliti, con la convinzione di essere troppo fragile per poterli realizzare. Un giorno ho finalmente deciso di mettermi in gioco e scrollarmi di dosso tutte le paure accumulate nel tempo. Così ho preso il mio zaino e mi sono messa in cammino.
Essendo una persona molto sedentaria, ricominciare a camminare non è stato affatto facile. Ho lavorato duramente per poter realizzare i miei sogni. All’inizio riuscivo a percorrere pochissimi chilometro, poi ho cominciato a fare lunghe passeggiate. Mi sono allenata per un anno intero prima di capire di essere pronta a realizzare quel sogno nel cassetto che credevo impossibile.
A fine aprile 2017 sono partita zaino in spalla, dai Pirenei lungo la via Francese sul Cammino di Santiago.
Sono partita, da sola. Sul cammino ho capito tante cose di me. Ho ritrovato i pezzi mancanti di un puzzle dimenticato per strada e ho ripreso per mano quella “ME” bambina che aveva grandi sogni. Concluso il cammino, difronte all’oceano, feci una promessa a me stessa: non avrei mai più permesso alla paura di tarparmi le ali. Da quel giorno la mia vita è cambiata per sempre. Oggi viaggio a piedi con lo zaino, da sola o in compagnia, fotografando le bellezze del mondo e scrivendo le mie storie di viaggiatrice.
Il Cammino di Santiago mi ha aperto il cuore e la mente. Dopo aver superato i Pirenei e attraversato la Spagna a piedi ho persino realizzato il sogno di andare in Giappone, sui sentieri del Kumano Kodo. Da allora non mi sono più fermata ed è stato per me molto naturale voler incoraggiare anche gli altri a mettersi in cammino.
Il desiderio di incoraggiare le donne
Non possiamo nemmeno immaginare il potenziale insito in ogni essere umano. Nel tempo è cresciuto il mio desiderio di motivare le donne affinché mettessero da parte le proprie paure e ritrovassero la loro forza interiore. La libertà e la connessione con la natura ci fa scoprire una forza che non sappiamo di avere ma che è latente in noi. Bisogna solo trovare il coraggio di fare il primo passo.
Tutto comincia con un primo passo…
Quando sento di donne che hanno lottato per realizzare i propri sogni, mi commuovo sempre. E quando ricevo i loro messaggi di gratitudine, per averle incoraggiate a non mollare, il mio cuore si riempie di speranza e di amore. Credo che non ci sia nulla di più bello di una condivisione simile.
Se inizialmente questo blog era nato come diario di viaggio, pian piano è diventato uno strumento di condivisione per arrivare al cuore delle persone. La mia esperienza può essere di incitamento per molte donne che vorrebbero mettersi in viaggio da sole e hanno paura. Oppure per chi, come me, non è in splendida forma e salute ma non perde la speranza di poter realizzare il suo sogno.
Mettersi in cammino zaino in spalla è un primo passo verso il cambiamento, l’inizio di un nuovo stile di vita che ci cambia dentro. Per me è stata come una molla che mi ha permesso di realizzare tanti obbiettivi e conoscere tante persone meravigliose. Ma sopratutto è stato fondamentale per conoscere meglio me stessa, imparando a superare molti limiti e paure.
Il mio motto è “non smettere mai di credere nei propri sogni”
Tutti possiamo dare una svolta alle nostre vite e anche se la nostra meta può sembrare irraggiungibile non dobbiamo arrenderci alla paura o allo sconforto.
Alle donne che mi seguono cerco di trasmettere il coraggio che spesso ci manca per vivere appieno i nostri sogni. Troppo spesso il mondo ci ha fatto credere che siamo esseri fragili.
Io invece non smetto mai di dire che, se ci crediamo davvero, possiamo essere in grado di fare tutto ciò che desideriamo. Non lasciatevi mai dire il contrario!
Buoni passi con “Viaggiare Zaino in Spalla”!
2 commenti
Ciao, Sylviè, sono arrivato al tuo sito cercando informazioni sulla pintadera, volendo farne alcune col DAS, insieme ai miei bambini.
Tanto tanto Rispetto e Stima per il tuo Coraggio.
Saluti, Giovanni.
Che bello, mi fa piacere e ti ringrazio tantissimo per il tuo messaggio ❤️