Città del Messico in solitaria

da Viaggiare Zaino in Spalla
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Viaggiare in Messico da sola è possibile, così come visitare da sola Città del Messico, una metropoli considerata da tutti molto pericolosa. Durante il mio viaggio itinerante zaino in spalla, lungo tutto il Paese, durato un mese, non ho mai avuto la sensazione di pericolo. Ho cominciato questa avventura proprio da Città del Messico, trascorrendo qui i miei primi 4 giorni e visitando l’hinterland e alcuni siti appena fuori città.

L’intero viaggio è stato una bellissima avventura. Mi sono spostata con i mezzi pubblici, ho dormito in ostello, ho visitato città bellissime, come Puebla, Oaxaca, Chiapas e in Yucatan.

Qui voglio raccontarti la mia avventura a Città del Messico, consigliarti alcuni tra i posti più belli che ho visitato e darti delle informazioni utili in caso tu voglia partire da sola.

L’arrivo a Città del Messico

Gia alla dogana ho intrapreso la mia prima chiacchierata con la guardia che controllava i passaporti. Mi ha chiesto se ero li in vacanza. Una conversazione a monosillabi, ma piacevole. Insomma, non è detto che uno debba per forza conoscere bene lo Spagnolo per poter viaggiare da sola in Messico. Il mio consiglio è comunque quello di imparare frasi basilari, cercare di ascoltare audio e di imparare le parole più comuni.

Alla sua domanda faccio un cenno di assenso con il capo e guardo la guardia negli occhi. Sorrido. Lui ricambia il sorriso, mi timbra il passaporto e me lo rende.

“Bienvenida a México”

– “Muchas gracias”.

Mi sono sentita subito ben accolta e, dopo aver fatto un sospiro di sollievo, realizzo di essere appena arrivata a Città del Messico. Fuori dall’aeroporto, all’uscita 8, c’è ad attendermi l’Uber che ho precedentemente contattato tramite il consiglio di alcuni viaggiatori, conosciuti in un gruppo Facebook. Hector non parla italiano ma ci capiamo al volo, è una persona gentile e si è subito reso disponibile per qualsiasi necessità. Così è diventato da subito il mio autista personale a Città del Messico. Questo è stato un valido aiuto per i miei spostamenti in solitaria.

Come vedi viaggiare in Messico, da sola, può essere fatto anche in comodità e sopratutto in sicurezza. Per questo credo che, nonostante il pensiero sessista largamente diffuso, anche una donna può viaggiare liberamente e senza problemi, anche in Messico.

Perché precluderci un’esperienza del genere per paura?

passaporto timbro del Messico

La zona ovest della città: Chapultepec e La Reforma

Mi sveglio di buon ora e comincio il mio tour alla scoperta della capitale. La tariffa del mio Uber è tra le più basse quindi decido di prenotare la corsa e farmi accompagnare fino all’immenso Parco di Chapultepec.

Ho visitato il bellissimo parco, il lago, il castello e il vicinissimo Museo Internazionale di Antropologia, con una bella passeggiata che dura tutta la mattinata.

Per il Museo non ho dovuto prenotare in anticipo ma sono arrivata molto presto, poco prima dell’apertura, quindi mi sono risparmiata la lunga fila all’ingresso. Il biglietto mi è costato 90 MXN (circa 5 euro) ma senza guida perché purtroppo non era disponibile.

Verso l’ora di pranzo mi incammino nella lunga arteria di La Reforma e la percorro a passo lento, mischiandomi tra i messicani che, a quell’ora, praticano l’arte del descanso.

Percorro il grande viale e arrivo fino alla colonna El Angel, il famoso monumento che commemora l’indipendenza Messicana. Viene sormontata da quello che inizialmente credo essere un bellissimo angelo dorato. Scopro poi che si tratta della Dea della Vittoria. Stanca di camminare decido di chiamare Hector per riportarmi in centro. Il viale è davvero troppo lungo da fare a piedi. Giusto per saperlo: dall’inizio del Parco, dove si trova la Estela de Luz, fino allo Zocalo, ci sono circa 5 km a piedi. Io ne avrò già fatti almeno 20, tra parco e museo, quindi ci rinuncio.

Il mio Uber si libera dopo un ora. Ho tutto il tempo di pranzare al vicinissimo centro commerciale Reforma 222 che si trovava a pochi passi dalla rotonda Glorieta de la Palma. Al suo arrivo, Hector mi accompagna in ostello e, dopo una doccia veloce e un riposino di circa un’ora, sono di nuovo in forma, pronta per un altro giro in città.

Centro città: Zocalo, Barrio Chino e Alameda Central

Questa volta voglio visitare il centro ed esco assieme ad un ragazzo messicano appena conosciuto. Si tratta del fidanzato di una viaggiatrice che conobbi anni fa a Madrid, con cui sono rimasta in contattato e ho instaurato una bellissima amicizia.

Alan si rivela da subito una persona splendida e gentile e si offre di fare da Cicerone per tutta la serata. La mia amica messicana purtroppo non sarà presente perché è impegnata in un viaggio in Europa. Ma è stata gentilissima a combinare questo incontro in modo da farmi sentire più protetta durante la sera.

Io e Alan facciamo un giro nello Zocalo, la piazza principale della città. Entriamo nella Cattedrale e ammiriamo poi dall’esterno il Palazzo Presidenziale illuminato, infine percorriamo le stradine del centro.

Cominciamo con la via pedonale Av Francisco Madero che si rivela da subito una delle vie pedonali principali. Una fiumana di gente, turisti e abitanti, si muovono velocemente ma in modo ordinato senza venirci addosso. Il lungo viale porta alla Torre Latinoamericana fino alla grade arteria Av. Juarez dove si trova il Palazzo delle Belle Arti ed i giardini della Alameda Central, la piazza più antica della città.

Ci inoltriamo tra le viuzze laterali della Av. Juarez. Qui scopriamo il piccolo quartiere di Chinatown chiamato Barrio Chino, un piccolo mondo orientale che convive armoniosamente nella grande metropoli messicana. Viene visitato da tante persone, anche turisti, ma non mi sento di consigliarvi di visitarlo da sole la notte. Sopratutto perché le stradine che bisogna attraversare per raggiungerlo sono un pochino isolate. Di giorno, invece, può essere una buona idea, l’importate è fare sempre attenzione. Perché, se il centro è pienissimo di polizia che ci fa sentire al sicuro, questa zona invece rimane un pochino più isolata.

Al ritorno della nostra passeggiata decidiamo di fermarci a mangiare qualcosa. Alan decide di portarmi in un posto popolare in cui poter assaggiare i veri Tacos Messicani. Entriamo al Salòn Corona Madero, dove una scritta cita “sapore, tradizione e passione si incontrano dal 1928”. Qui assaggio, per la prima volta in vita mia, dei veri Tacos.

Dopo cena saluto Alan e lo ringrazio per la bellissima serata, poi raggiungo lo Zocalo e mi godo lo spettacolo dei danzatori aztechi. Eseguono danze tribali e offrono doni al cerchio. Il tamburo scandisce il ritmo dei loro passi ed evoca il battito della Pachamama. Tutto questo mi coinvolge emotivamente. Sono gli stessi nativi che durante in giorno mi hanno offerto di fare una limpia, un rito di purificazione. Naturalmente ho accettato e ho vissuto quel momento con totale rispetto.

Cala la notte e la luna piena risplende sopra le nostre teste. Non so per quanto tempo sono rimasta incantata ad ammirare quelle danze, affascinata e grata per ciò che stavo vivendo. E grata anche per tutta la protezione avuta in quella giornata. Per le persone incontrare che si sono rivelate degli angeli preziosi.

Torno in ostello con il cuore rigonfio di emozioni per quella prima giornata così intensa.

Viaggiare zaino in spalla da soliti è anche questo: è rispettare la cultura del posto, vivendola da vicino; è aprirsi al mondo e alle sue opportunità. Ed è anche conoscere persone, instaurare rapporti umani e amicizie in tutto il mondo, che poi diventano inevitabilmente una rete umana preziosa per il viaggio.

Viaggiare in Messico da sola, zaino in spalla, è stata la scelta giusta e ora lo so.

I quartieri da evitare

Sono andata alla scoperta di Città del Messico visitando i quartieri più sicuri. Non mi sono mai spinta in zone isolate o in quartieri pericolosi. Prima di viaggiare da sola in Messico mi sono informata da amici messicani quali fossero le zone e i quartieri malfamati da evitare.

Ho scoperto che i quartieri da evitare sono sopratutto le zone a nord dopo il centro, quindi da Tepito in su.

Le zone più residenziali, invece, si trovano a Sud e sono anche i quartieri più turistici, come Coyoacan e Xochimilco. Qui si trovano anche la Città Universitaria e la Casa Museo di Frida Kahlo. Sono zone molto distanti dal centro e io non me la sono sentita di visitarle da sola. Ho preferito affidarmi a dei tour guidati prenotati con Get Your Guide. Vi racconto più avanti la bellissima esperienza fatta.

Sempre riguardo alla sicurezza, il parco di Chapualtepec è molto tranquillo e anche la zona del Museo Nazionale di Antropologia. Ho passeggiato tranquillamente da sola, dopo essere arrivata li con l’Uber.

Ho percorso a piedi anche gran parte del Viale de La Reforma e ho visto che di giorno è una zona tranquilla. Non mi sento di consigliarvi, però, di percorrere questi posti la sera tarsi quindi pianificate bene gli spostamenti anche considerando gli orari.

Visitare l’hinterland

Come ho accennato, il sud di Città del Messico è pieno di quartieri interessanti da visitare. Spostarsi però troppo lontano, senza conoscere bene i posti, non è sempre indicato. Sebbene Città del Messico abbia un’ottima rete Subway che collega tutti quartieri, personalmente non me la sono sentita di girare da sola. Ho deciso quindi di affidarmi ai tour guidati di Get Your Guide. Ho scelto una bellissima escursione giornaliera nei quartieri più caratteristici, per apprezzare con serenità i luoghi che desideravo vedere.

Questo è il tour che ho fatto: Coyoacan, Casa Museo di Frida Kahlo, Xochimilco e Città Universitaria.

La sveglia suona prestissimo, l’incontro con i ragazzi è alle h.8.00 davanti al Palazzo delle Belle Arti. Non è distante da dove alloggio e ormai conosco bene la lunga via pedonale che si deve attraversare per arrivarci.

La città è ancora addormentata ma la polizia è già ovunque, come sempre. Sorvegliano ogni angolo e devo dire che questo non mi provoca ansia e, al contrario, mi fa sentire più al sicuro contro gli eventuali borseggiatori. Una volta arrivata al punto di incontro scelgo la lingua con cui voglio comunicare e salgo nel bus destinato a chi parla spagnolo. Lo capisco molto più dell’inglese e mi piace l’idea di poter fare pratica per impararlo meglio.

La nostra prima tappa ha inizio con il quartiere di Peralvillo. Si tratta si una zona residenziale a nord ovest della città, che ospita molti mercati storici di artigianato, sopratutto legati al legno, ai tessuti e all’oreficeria. Andiamo a visitare proprio una bottega orafa che pare essere storica e assistiamo all’incisione dell’argento. Qualcuno di noi si aggiudica dei piccoli souvenir in argento, con delle incisioni raffiguranti immagini azteche.

Ripartiamo e ci dirigiamo a sud, nel quartiere di Coyoacan. Ci fermiamo a fare colazione con i famosi Chuorros della zona, lunghe frittelle immerse in un denso cioccolato nero messicano. Non amo molto i Chuorros ma questi sono deliziosi. Ci avviciniamo poi nella bellissima piazza centrale, ricca di palme e fiori di ogni colore che rendono questo scorcio una cartolina. A un lato si trova la chiesa di San Giovanni Battista, con a ridosso un piccolo mercatino dell’usato. Dalla parte opposta, poco più avanti, vi è invece la famosa scritta di benvenuto a Coyoacan. Tra le siepi e i fiori colorati spuntano anche dei piccoli mosaici colorati e la gente è in fila per farsi fotografare a turno. Ci godiamo la passeggiata e, dopo una foto di rito nella famosa scritta colorata, ci spostiamo a piedi fino alla Casa Museo di Frida.

Coyoacan-Citta-del-Messico

La Casa Museo di Frida Kahlo

Aspettavo questo momento da tempo, Frida è una icona ed è sempre stata un grande esempio di resilienza ed emancipazione femminile, insomma il mio mito. Visitare le stanze della sua casa, ammirare i suoi lavori, osservare le boccette dei colori e i pennelli, immaginandola al lavoro, è stato davvero emozionante.

Il biglietto per entrare alla Casa Museo di Frida Kahlo, costa ben 250MXN (13 euro circa) e l’ho dovuto pagare a parte, ma grazie al tour non ho dovuto fare la fila alla biglietteria. Per poter fotografare e fare riprese video dentro al museo si deve pagare anche un extra permesso speciale.

Frida Kahlo è stata una pittrice messicana degli anni ’30 ed è stata sopratutto una pioniera nella lotta per l’emancipazione femminile. A diciott’anni, dopo un brutto incidente che la costrinse a letto ingessata per diverso tempo, Frida cominciò a dipingere e a leggere libri sul comunismo. Quando guarì, si dedicò all’arte e divenne una grande attivista nel partito comunista messicano.

Sposò il suo maestro d’arte Diego Rivera con cui ebbe una vita travagliata piena di tradimenti.

La sua arte, particolarmente moderna per quel periodo, fu profondamente ispirata al vissuto delle donne messicane. Dai movimenti femminili delle donne native, che comandavano i mercati locali in una società di tipo “matriarcale”. Durante il periodo post-rivoluzionario, le donne di quella generazione raggiunsero una certa emancipazione, proprio grazie alla politica. Probabilmente è anche per questo che Frida si iscrisse al Partito Comunista Messicano.

Frida morì giovanissima, all’età di 47 anni, per problemi di salute. Il suo essere rivoluzionaria e ribelle, fuori dagli schemi convenzionali di una società mondiale sessista, fu di grande ispirazione. Aprì le menti del mondo intero e ancora oggi ispira molte donne.

casa museo Frida

I canali aztechi di Xochimilco

Lasciato il quartiere di Coyoacan, riprendiamo il nostro tour verso una delle zone più pittoresche e caratteristiche di Città del Messico.

Si tratta di Xochimilco, un quartiere composto da vecchi canali navigabili, ultimi resti di una fitta rete di trasporti fluviali che venne costruita dagli Aztechi. La caratteristica più interessante di questo posto sta nelle sue coloratissime imbarcazioni di legno, le Trajineras. Sono simili a delle gondole e vengono condotte da abili navigatori, i remeros, con l’aiuto di un unico bastone.

Gli abili navigatori portano in giro i visitatori cercando di destreggiarsi tra le numerose imbarcazioni. Tra queste vi sono anche tanti venditori di fiori, musicisti, artigiani e altri venditori di generi alimentari.

Xochimilco, che letteralmente significa “campo di fiori”, è un quartiere caotico, ormai anche molto turistico. Ma è uno dei luoghi più famosi e caratteristici di Città del Messico, che conserva un’atmosfera festosa unica nel suo genere, per cui vale sicuramente la pena visitarlo.

Tra le rive del canale, nella terra ferma, si snodano i mercatini di artigianato con tante bancarelle di cibo locale e di artigianato.

UNAM la Città Universitaria

Concludiamo il nostro tour giornaliero con una visita particolare e inaspettata. Ci dirigiamo, infatti, alla Città Universitaria di Città del Messico, un campus molto particolare poiché nel 2007 venne nominato dall’UNESCO Patrimonio Culturale dell’Umanità.

Si trova poco distante dal quartiere San Angel ed è una delle Università pubbliche più grandi e prestigiose del Messico. Studiare alla UNAM, Università Nazionale Autonoma del Messico, è un po’ come studiare ad Harvard. E’ stata fondata nel 1910 come eredità della più antica e importante Università delle Americhe, nata nel 1551 per volere di un vescovo e del Vice RE del momento. Oggi al suo interno ci sono le più appetibili facoltà, da medicina ad architettura, giurisprudenza, scienze economiche e tante altre.

La cosa che conferisce però tanto interesse, da farla inserire all’interno di un tour turistico, è il fatto che questo campus venne progettato dai migliori architetti e artisti messicani quindi rappresenta uno spaccato artistico e culturale molto importante per Città del Messico. Tra le strutture più interessanti vi è: la Torre de Rectoria, decorata da un murales; la Biblioteca, la cui struttura è completamente ricoperta da un murales fatto di figure rappresentative e simboliche appartenenti alla cultura e alla storia del Messico; infine il parco centrale, chiamato dagli studenti Las Islas, che si trova accanto alla Torre e alla Biblioteca.

Dove alloggiare (ostello)

Io ho prenotato all’ultimo minuto al Hostel Mundo Joven Catedral grazie all’app Booking.com e ho alloggiato qui per l’intera permanenza a Città del Messico. Mi sono trovata benissimo quindi lo consiglio. Oltretutto si trova proprio in centro, difronte alla Cattedrale.

Apro una parentesi sugli ostelli a Città del Messico, perché non è facile trovarne di decenti. Prima del Hostel Mundo Joven Catedral purtroppo avevo prenotato al Mexico Hostel dove ho dovuto trascorrere la mia prima notte. Oltre a trovarsi vicino al quartiere di Chinatown, che la notte non era proprio il massimo, era anche molto mal organizzato. Si trovava dentro ad un locale, i bagli in comune con quelli del locale e i letti che sembravano loculi. Terribili anche per chi non soffre di claustrofobia. Per questo ho dovuto trovare una soluzione all’ultimo momento e per fortuna ho trovato il top!

Questa è la mia esperienza a Città del Messico. Ho trascorso 4 giorni fantastici, in totale sicurezza e comodità. Viaggiare da sole non è un problema se ci si organizza al meglio. Ma non è finita qui. L’ultima giornata nella Capitale l’ho trascorsa partecipando ad un altro tour avventuroso, molto particolare. Sta volta fuori Città del Messico. Ma di questo ti parlo più avanti in un articolo dedicato al mio Giro in Mongolfiera sorvolando Teotihuacan. Esperienza bellissima che sognavo di fare da tanto.

Se anche tu sogni di fare questa esperienza, prenota la visita al sito delle Piramidi di Teotihuacan su Get Your Guide.

Per qualunque altra informazione o domanda, scrivimi pure tra i commenti e se ti serve aiuto per organizzare il tuo viaggio in Messico cercherò di aiutarti molto volentieri.

Sylvie

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2 commenti

Marisol almonte Ottobre 18, 2023 - 10:50 pm

Ciao come stai? Mi è piaciuto molto tu articoli di città del mexico vorrei dei consigli perché andrò per capodanno da sola

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Viaggiare Zaino in Spalla Ottobre 19, 2023 - 9:50 am

Ciao cara, ti ringrazio per il messaggio e mi fa piacere che l’articolo ti sia piaciuto.
Per qualsiasi consiglio personale sul viaggio puoi anche scrivermi una mail a info@viaggiarezainoinspalla.com e sarò lieta di aiutarti. Inoltre puoi leggere anche altri articoli sul blog inerenti proprio ai viaggi in solitaria, magari possono esserti di ispirazione. Vedrai che con piccoli accorgimenti diventerà un viaggio sicuro e molto bello.

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