La mia storia di viaggiatrice con lo zaino

da Viaggiare Zaino in Spalla
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Oggi vi racconto la mia storia di viaggiatrice con lo zaino. Ma prima una piccola premessa.

Perché viaggiare lenti?

Viaggiare lenti è sopratutto uno stile di vita che ci apre al mondo. Una filosofia che insegna lo spirito di adattamento, la scoperta di se stessi, dandoci l’opportunità di vivere a contatto diretto con la natura e con le culture dei luoghi che si visitiamo.

Il viaggio lento può essere un tipo di viaggio ecosostenibile, low-cost e in alcuni casi anche estremo. Sicuramente è un tipo di viaggio vero e intenso, profondo e indimenticabile.

La lentezza dei passi ci mostra la vera essenza del viaggio poiché camminare è prima di tutto un viaggio dentro se stessi. Pian piano poi diventa anche una opportunità per superare i propri limiti e le proprie paure. Ci permette di ritrovare quella libertà dell’anima che spesso si perde nella velocità della routine quotidiana. Inoltre, ciò che si vede camminando, non lo si può vedere viaggiando con i mezzi veloci. Ad esempio le bellezze dei paesaggi, la magia che sta nei piccoli particolari e che sfuggono a chi non sa rallentare il passo. Ma anche la profondità dei propri pensieri, che con la lentezza diventano sempre più leggeri.

Perché viaggiare con lo zaino?

Sicuramente molti si chiedono che gusto ci sia viaggiare con lo zaino, portando sulla schiena tutto il peso del bagaglio. In realtà quando si viaggia con lo zaino il peso è sempre minore di quando si parte con una valigia. Lo zaino rappresenta metaforicamente la nostra casa, ma ci insegna soprattutto l’arte del minimalismo. Dobbiamo metterci dentro solo l’indispensabile, ciò che è veramente importante e utile. Lo zaino ci permette di essere essenziali e di combattere l’attaccamento alle cose inutili. Uno zaino troppo pesante può rovinarci il viaggio ed è per questo che imparare a fare lo zaino è una vera e propria arte.

Ma perché dovremmo preferire di viaggiare con lo zaino e non con un trolley? Chi si avvicina a questo tipo di viaggio per la prima volta imparerà presto che lo zaino è veramente simbolo di libertà e avventura. Con uno zaino nelle spalle, infatti, si potrà accedere anche a luoghi e percorsi impervi. Potrete decidere di fare dei fuori pista a piedi o con mezzi di fortuna, cose che con una valigia sarebbe impensabile fare. Si scoprirà presto che viaggiare con uno zaino è molto più pratico. Provateci voi a inoltrarvi tra i sentieri sterrati e i boschi, trascinando le rotelle di una valigia. Se impari ad amare questo tipo di avventure lo zaino diventa il tuo miglior amico.

il mio viaggio zaino in spalla in Valcamonica
il mio viaggio zaino in spalla in Valcamonica

Come sono diventata una viaggiatrice con lo zaino

Da bambina ho sconfitto una grave malattia. Nel 2017 ha deciso di mettermi in gioco e realizzare il mio grande sogno di vedere il mondo viaggiando con lo zaino in spalla. Dopo aver percorso il Cammino di Santiago de Compostela la mia vita è cambiata. Questo blog si è trasformato pian piano uno strumento di incoraggiamento, sopratutto per le donne.

Nato inizialmente come “diario di viaggio” per raccontare la mia personale esperienza, è presto diventato quindi luogo di ispirazione.

Amo moltissimo viaggiare, anche in solitaria. E amo incoraggiare sopratutto le donne perché, sopratutto in Italia, viaggiare da sole è ancora un tabù. Viaggiare da sole può migliorare moti aspetti della nostra vita, tra cui l’autostima e il senso di indipendenza. Purtroppo questo viene spesso visto come un qualcosa di troppo pericoloso e viene sconsigliato se sei una donna. Assurdo! Io, con il mio esempio e lavorando su me stessa, cerco di mostrare alle mie lettrici come questo grande limite sia solo nella nostra mente. Solo affrontando le proprie paure si può trovare la propria libertà di essere se stesse. Il blog è diventato quindi uno strumento molto utile per dare informazioni e raccontare le mie esperienze di viaggiatrice lenta.

Andare oltre i propri limiti

Per essere felici bisogna avere il coraggio di seguire il proprio cuore. Quindi nella vita ci vuole “fegato”. Io nel tempo ho capito che, per ritrovare me stessa, dovevo prima di tutto imparare a conoscermi davvero. Il mio vero limite era la paura non la malattia. Così ad un certo punto ho deciso che il mio fegato malato non sarebbe più stato un nemico da combattere, ma un alleato. Lui mi avrebbe aiutata a capire meglio fin dove potevo spingermi. E così è stato.

La mia storia di viaggiatrice zaino in spalla è cominciata proprio per misurare la mia forza e resistenza. La mia insufficienza epatica, l’osteoporosi precoce e la mia lombalgia cronica, ereditati dalla vecchia malattia, sono diventate il mio Garmin al polso. Così ho cominciato a camminare nonostante le difficoltà, allenando il mio corpo e raggiungendo risultati inaspettati. Ho scoperto che viaggiare in lentezza mi fa star bene. E si sa, ciò che ci fa star bene ci rende anche felici.

Imparare ad ascoltare il proprio corpo è fondamentale, ma lo è anche non adagiarsi nella propria confort zone. Con i nostri tempi, il nostro passo e le dovute pause, si può arrivare ovunque. Possiamo realizzare persino i sogni più incredibili, senza dover rinunciare per via dei propri limiti fisici.

Un passo dopo l’altro…

In conclusione posso dire che essere diventata una viaggiatrice con lo zaino, aprire un blog e raccontare la mia storia, non è stata una scelta facile ma mi ha reso felice. Sono una persona abbastanza riservata per quanto riguarda la propria vita privata e personale. Mettersi a nudo, soprattutto quando si tratta della propria salute, non è mai facile. Ma se c’è una cosa che ho capito negli anni è che la mia storia può essere di incoraggiamento e questa è una cosa positiva. Se vorrete quindi seguire i miei passi, vi aspetto nel mio blog viaggiarezainoinspalla.com

Grazie a chi deciderà di camminare e viaggiare con me e a chi vorrà intraprendere questo nuovo modo di viaggiare, alternativo e piacevole. Buon cammino di vita!

Sylvié

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