Chi di voi, passeggiando per le vie di Copenaghen, ha improvvisamente alzato gli occhi al cielo e visto il maestoso profilo nudo di Hermes?
Non ci avete mai fatto caso? tranquilli, la maggior parte dei passanti della via Købmagergade a Copenaghen ne sono ignari, eppure basterebbe alzare ogni tanto lo sguardo sui tetti e i cornicioni, per vederlo in tutto il suo splendore.
Mercurio, o Hermes per i Greci, da oltre 100 anni si trova a suo agio nel tetto del palazzo che fino al 1971 ospitava il Negozio Fiera di Copenaghen, ora sede di una importante compagnia di business danese. Stringe saldo il suo bottino, puntando con intenzione il suo bastone alato. Che intenzioni ha?
Chi è Hermes
Divinità della mitologia greca e figlio di Zeus, Hermes è anch’esso dio dell’Olimpo. Con i suoi piedi alati e il suo caduceo, bastone sacro con i due serpenti ritorti simbolo di pace e prosperità, rappresenta il messaggero degli dei. Questa figura corrisponde al dio Mercurio dei Romani, di probabile origine etrusca, che rappresentava il dio dei commerci e dei ladri.
Sicuramente una figura controversa e misteriosa, protettrice di ciò che per molti rappresenta il benessere, ovvero il denaro. Grazie al denaro le persone, in punto di morte, potevano farsi accompagnare nell’aldilà e rinascere a nuova vita.
Gli antichi Greci infatti ritenevano che Hermes incarnasse lo spirito del passaggio, del mutamento, e di tutti quei concetti legati ai cambiamenti dell’uomo e allo scambio di informazioni. Per questo era considerato protettore dei commerci ma anche del passaggio tra la vita, la morte e la rinascita.
La scultura a Copenaghen
L’Hermes di Copenaghen si affaccia pericolosamente dai palazzi della Købmagergade, ma con saldo equilibrio. Sprigiona la sua magia tra gli abitanti che passano per la via dello shopping, dando loro prosperità con l’augurio di far girare l’economia della capitale.
Il bastone teso e la sacchetta piena di monete che stringe in mano ne rivelano l’intenzione.
Per lo meno questo è ciò che probabilmente ha voluto rappresentare lo scultore Giulio Schultz, quando nel 1896 ha realizzato questo bellissimo dio di bronzo. La scultura fu infatti situata in una delle zone più cruciali per il commercio, dando vita ad un simbolo importante di benessere, prosperità e buon auspicio per l’intera città di Copenaghen.
Oggi leggenda metropolitana vuole che Hermes sia di buon auspicio a tutti coloro che, passando sulla Købmagergade, alzano gli occhi al cielo facendosi rapire dalla sua magia. Il suo bastone sembra quasi una bacchetta magica che diffonde prosperità.
E voi lo avete visto? Se vi ho incuriositi sarà una buona occasione per tornare a Copenaghen in cerca di un po’ di fortuna.
Sylvié
7 commenti
Io non sono mai stata a Copenaghen ma ci vorrei tanto andare. Perciò mi segnerò anche questo Hermes tra le cose da vedere perchè sono certa sia davvero bello, esattamente come lo descrivi tu.
Speriamo allora che tu possa venire presto da queste parti, sono certa che Copenaghen ti piacerà.
Sono stata a Copenaghen a Dicembre e nella luce livida del pomeriggio è stato proprio il profilo deciso di Mercurio a colpirmi mentre mi giravo a guardare le luce di Natale e il fiume di persone intente allo shopping. Hai fatto bene a segnalarlo, potrebbe sfuggire in mezzo a tante cose da vedere ma fa parte della storia della città.
Grazie cara, sono felice che tu l’abbia visto.
Ho letto che c’è davvero un rapporto molto stretto tra Copenhagen, la sua nascita e una certa idea di classicismo. La prossima volta che torno in città non posso perdermi la Gypsoteca.
Intendi la Ny Carlsberg Glyptotek? Io la adoro siii devi assolutamente vederla. Quando torni spero di esserci stavolta così ci vediamo
Mi sono persa questa chicca di Copenaghen …. ci sono stata a dicembre e non l’ho notato.
Sarà occasione per tornare un’altra volta