Viaggiare Zaino in Spalla

Viaggiare da sole almeno una volta, ecco perché è utile farlo

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Viaggiare da sole è un’opportunità di crescita che ci permette di affrontare molti dei nostri limiti legati sopratutto alla paura. Vuol dire uscire e affrontare il mondo da sole, con tutte le nostre paure più recondite. Ci porta ad una responsabilità maggiore verso noi stesse, ad esempio quando solitamente nella vita tendiamo a metterci in secondo piano per il bene degli altri oppure deleghiamo agli altri ciò che non riusciamo a fare perché crediamo di non esserne in grado.

Facciamo qualcosa per noi stesse

Chi più chi meno, sopratutto noi donne, abbiamo spesso il vizio di sobbarcarci i problemi del mondo e delegare agli altri ciò che invece riguarda noi stesse. Abbiamo ad esempio bisogno del costante parere altrui, anche quando dobbiamo prendere decisioni banali come la scelta di un vestito. Figurarsi poi quando i nostri desideri sono ancor più grandi, come voler realizzare il sogno di viaggiare da sole.

Finiamo per sentirci addirittura moralmente obbligate a chiedere consensi a genitori, mariti, figli o compagni, per poter placare sensi di colpa e di insicurezza. Così, anche una semplice uscita con le amiche o un viaggio in solitaria, diventa una grande conquista da fare con fatica o un premio che pensiamo di “meritare”.

Smettiamo di essere il limite di noi stesse.

Organizzare da sole il nostro viaggio in solitaria accrescerà l’autostima. Nonostante le tante paure, saremo in grado di metterci in gioco e realizzare qualcosa per noi stesse. Quando partiremo non ci sarà nessuno a risolverci i problemi, a farci compagnia nei momenti solitari ma impareremo a stare con noi stesse e questo renderà il viaggio una bellissima opportunità per imparare a conoscerci meglio.

Se il mondo là fuori ci fa tanta paura, sarà bello ricredersi e scoprire che la maggior parte delle paranoie acquisite ci sono state inculcate dalla società o magari da chi vuole solo metterci la zavorra ai piedi e tarparci le ali.

Se desideriamo intraprendere un’esperienza come il viaggio in solitaria, cerchiamo di capire cos’è che ci frena veramente.

Non boicottiamo la nostra felicità

Seguire lo schema sociale del “quieto vivere” ci rende solo più vulnerabili e inclini all’auto-boicottaggio. Forse non ne siamo consapevoli ma questa confort zone che abbiamo creato alimenta meccanismi malsani come la poca fiducia in noi stesse.

Ho sentito spesso frasi del tipo “sei una cattiva mamma se lasci tuo figlio con il padre, per andartene con le amiche a fare un viaggio” oppure “quella è una cattiva moglie se lascia da solo suo marito per partire da sola chissà dove, e poi che divertimento c’è a viaggiare da soli”.

Persino i genitori che bloccano i figli con frasi del tipo “sei una figlia irresponsabile e incosciente se decidi di partire senza pensare a quanta preoccupazione dai ai tuoi genitori”. E potrei continuare all’infinito, purtroppo.

Insomma, tutto sembra remarci contro quando decidiamo di seguire il nostro cuore. E molte volte, proprio per questo, preferiamo rinunciare e fare un passo indietro, invase da sensi di colpa o paura di essere giudicate.

Ma rimandare quell’attenzione verso noi stesse non ci rende felici e anzi ci divorerà pian piano alimentando frustrazioni e sentimenti negativi che ci porteremo dentro con rammarico. Primo fra tutti una vita fatta di rimpianti.

In balia dei propri limiti

Pensare ogni tanto anche a noi stessi non è egoismo ma volersi bene.

Un atteggiamento troppo remissivo e accondiscendente verso le esigenze altrui, con l’andar del tempo può trasformarsi in una lama a doppio taglio. Se da una parte stare fermi nella propria confort zone ci fa vivere al sicuro, dall’altra ci costruisce intorno una gabbia dorata che ci farà solo perdere fiducia in noi stesse abbassando la nostra autostima.

Non è raro infatti sentire di donne che pensano di non essere in grado di fare qualcosa o di altre che pensano di non poter vivere senza un compagno perché si sentirebbero delle nullità. Anche riguardo ai viaggi, avere un compagno con cui condividere l’esperienza ci fa sentire più sicure, meno annoiate, più rilassate, che si tratti di un partner o di un’amica. Questo perché, diciamocela tutta, restare soli fa paura a tanti e così nella nostra mente si creano scuse e giustificazioni che hanno dell’incredibile.

“Avrei tanto voluto fare questa esperienza, era il mio più grande sogno, ma ora non posso, ho dei figli e un compagno che hanno bisogno di me…chissà, forse in un’altra vita…”. Discorsi di questo tipo purtroppo non sono affatto rari, come anche l’idea di non riuscire. Spesso, infatti, mi è stato detto “Come ti ammiro, vorrei tanto farlo anch’io ma non credo che ce la farei e poi viaggiare da sola mi fa troppa paura”.

Il braccio di ferro inconscio tra sensi di colpe e scuse, che alimentano la nostra tendenza a giustificare certi nostri atteggiamenti, purtroppo col tempo ci logora dentro e questo è un dato di fatto. Non per altro la maggior parte di chi sopprime i propri desideri e sentimenti soffre di patologie psicosomatiche.

Se il nostro desiderio più grande è viaggiare da sole non dobbiamo reprimere questo sentimento. La nostra anima può soffrire in silenzio per anni prima che ci accorgiamo del malessere. Siamo troppo distratte per sentirla, finché questa comincerà a parlare attraverso il corpo. A questo punto saremo obbligate a fermarci e prenderci del tempo per ascoltarci nel profondo, dedicandoci a noi stetti come non abbiamo fatto prima.

Fare il primo passo

Prima di arrivare a questo punto sarebbe meglio cominciare a fare qualcosa per noi, subito, in questa vita.

Il primo passo per sanare quel logorio che ci attanaglia è ricordare a noi stesse che, oltre ad essere delle compagne, delle mogli, delle madri e delle figlie, siamo prima di tutto delle persone, donne con dei sogni e con dei desideri da realizzare.

Prendere consapevolezza del fatto che noi possiamo sarà una grande svolta per la nostra vita. Del resto la felicità va alimentata con l’amore, in questo caso verso noi stesse, se no rischia di spegnersi.

Non aspettiamo a domani, carpe diem… cogli l’attimo!

Uscire dalla propria Confort Zone

Viaggiare in solitaria ci permette di uscire dalla nostra confort zone e raggiungere quel senso di gratificazione che va oltre il viaggio fine a se stesso. Viaggiare da sole ci costringe a metterci alla prova e superare quei limiti che, come abbiamo detto, sono spesso solo dettati dalla paura.

Affrontare un viaggio in solitaria, inoltre, ci sprona ad aprirci al mondo molto più di quanto faremmo se fossimo in compagnia. Siamo costrette a interagire se abbiamo bisogno di informazioni, a comunicare nonostante la nostra tendenza ad isolarci o magari, al contrario, imparare ad essere discrete e tranquille per non attirare persone indesiderate e capire in poco tempo quali sono le situazioni da evitare per la nostra sicurezza.

Come affrontare al meglio il nostro primo viaggio da sole, soprattutto se abbiamo paura o ci sentiamo in colpa a lasciare i nostri cari a casa?

Il momento della partenza non è mai facile, sopratutto se si decide di andare in un luogo mai visto. Ecco perché credo sia utile cominciare questo tipo di esperienza scegliendo magari mete già conosciute che ci ispirano più serenità. Io, ad esempio, feci il mio primo viaggio in solitaria in Irlanda, paese molto tranquillo che avevo già visitato anni prima.

Credo che potranno esservi utili anche i consigli su come affrontare al meglio un viaggio in solitaria. Ho infatti racchiuso in questo articolo tutte le mie esperienze in merito al viaggiare da sole, compresa la questione sicurezza.

Tu sei il vero limite di te stesso

La mia prima esperienza

Quando partii per il mio primo viaggio in solitaria all’estero scelsi l’Irlanda perché era un Paese che già conoscevo. Anni addietro, infatti, l’avevo visitato con mio marito in lungo e in largo e, successivamente, anche con mia madre e mia sorella in un bellissimo viaggio fra donne.

L’importanza di sentirmi sicura in questa mia prima esperienza fu determinante, soprattutto perché viaggiare all’estero senza conoscere la lingua non sarebbe stato semplice. Avevo amato l’Irlanda sin dal primo momento e la consideravo perfetta per questa mia prima esperienza. Ero molto giovane, inesperta, non parlavo inglese e quindi una città europea che conoscevo mi sembrò la soluzione più ponderata.

A Dublino incontrai persone meravigliose, disponibili e gentili. Ricordo che mi sentii come a casa, nonostante la distanza. Non ero spalleggiata da familiare e amici, potevo contare solo su me stessa, ma l’ignoto non mi faceva più paura.

Fu una bella sfida e un trampolino di lancio per le avventure successive.

Consigli utili per organizzare il viaggio

Come abbiamo visto viaggiare sa sole non è così semplice perché implica dover affrontare molte delle nostre paure più grandi. Per questo io consiglio sempre, come prima esperienza, di scegliere una destinazione che ci faccia sentire tranquille.

Quando deciderete la data cercate di prediligere una stagione in cui le ore di luce sono tante, in modo da non ritrovarci in giro con il buio mentre visitate i siti di interesse.

Scegliete attentamente l’alloggio, magari prediligendo gli ostelli che vi permetterebbero di non restare troppo sole. Non facciamo affidamento a prezzi troppo economici e semmai scegliamo la struttura ricettiva in base alla zona, evitando quartieri troppo periferici o poco raccomandabili. Per prenotare il vostro alloggio vi consiglio di usare Booking.com e gestire dalla vostra app le prenotazioni fatte. Se volete usufruire del mio codice sconto potete farlo inserendo sulla prenotazione il coupon 012f91e4

Scaricate sul cellulare anche app utili come quella dei mezzi pubblici o quella per calcolare il cambio valuta in automatico. Ci sono anche app per la sicurezza collegate ai numeri di emergenza, come HereWeGo, molto utile quando si deve viaggiare da sole. Oppure l’app per trovare i ristoranti della zona, con tutte le recensioni a disposizione, come ad esempio TheFork. In questo modo sapere dove andare a mangiare.

Riguardo alle informazioni da reperire prima della partenza, avete l’imbarazzo della scelta: motori di ricerca, guide turistiche, gruppi di viaggio su Facebook, blog di viaggi, amici che hanno già visitato il posto, siti web ufficiali della nazione che visiterete. A voi la scelta, sbizzarritevi!

Il mio ultimo consiglio? Partite da sole! Fatelo, non ve ne pentirete. 

Non vedo l’ora di leggere, tra i commenti, le vostre esperienze in merito al primo viaggio in solitaria!!

Che aspettate? questo è il vostro momento!

Sylvié