Viaggiare rende felici, quando siamo disposti ad aprirci al mondo e a metterci in discussione. Rende felici sopratutto quelle persone che non si accontentano di esistere ma che vogliono vivere a pieni polmoni la vita, imparando il più possibile da essa. Conoscenza, scoperta, avventura, sono le cose che hanno spinto i grandi viaggiatori di tutti i tempi verso luoghi inimmaginabili.
Viaggiare è il modo migliore per abbracciare il mondo, così fragile e imperfetto eppur così meraviglioso. Ma è anche un modo per abbracciare se stessi, per conoscersi meglio, per crescere e capire che la diversità tra i popoli non è una cosa negativa. La diversità arricchisce il nostro spirito. Ogni essere umano, di qualsiasi razza o religione, è uguale. Sono le tradizioni, gli usi e i costumi a cambiare, creando realtà differenti che ci aiutano ad andare oltre ciò che conosciamo, in base alla nostra chiusura o apertura verso il mondo.
Incontrare i popoli del mondo ci rende liberi da preconcetti, pregiudizi, da catene dorate fatte di confort e presunzione. Viaggiare a piedi con lo zaino, sopratutto, ci permette di accorciare le distanze con gli altri. La lentezza ci fa entrare dove non si riesce con la troppa velocità. Ci permette di crescere dentro, di ascoltarci maggiormente. Viaggiare zaino in spalla è un’esperienza inebriante che alimenta l’anima e non l’ego.
Perché mi rende felice
Per me viaggiare è un po’ come respirare, una boccata d’ossigeno che mi libera i polmoni dal veleno della routine. Non ho mai amato la fretta, fare qualcosa alle condizioni altrui, rendere conto agli altri della mia vita, o ancora stare ferma in un luogo perché dicono che devi mettere radici. Per caso siamo alberi?
Ho sempre avuto uno spirito nomade, sin da quando sono nata. Forse l’ho ereditato dai miei genitori che, da giovanissimi, sono emigrati per lavoro facendomi nascere già “disterrada” (senza terra) lontana dalla mia Sardegna. A sei anni avevo già vissuto in tre città differenti. Ma non potrò mai essergli abbastanza grata per questo, perché loro mi hanno insegnato ad essere figlia del mondo.
Spesso la mia famiglia e i miei amici mi prendono in giro scherzosamente, dicendo che sono nata con la valigia in mano. Forse anche con la camicia, perché infondo ho avuto una vita molto fortunata nonostante la malattia e le incredibili disavventure che mi sono capitate. Ma credo che la fortuna in se non esista, piuttosto penso si tratti di speranza e passione, amore per la vita, tanto da voler combattere con le unghie e con i denti per poterla vivere totalmente.
Per me viaggiare è anche questo, vivere totalmente. Quando parlo di viaggi non parlo di vacanze o mete turistiche, non è la meta fine a se stessa che mi rende felice. Si tratta invece dell’esperienza che si ha durante il viaggio. Le persone che incontriamo, le bellezze che vediamo, i limiti che superiamo. Andare oltre a ciò che già conosciamo, è questo che ha un potere curativo per la mia anima.
Viaggiare mi permette di sognare un mondo libero dalla conformità.
Concludo questa mia riflessione con una poesia che scrissi tempo fa, proprio durante un viaggio.
Anima Mundi
Sono felice
non quando viaggio, ma quando scopro il mondo con occhi nuovi;
non quando scelgo destinazioni, ma quando scelgo nuove sfide da affrontare;
non quando arrivo a destinazione, ma quando supero nuovi limiti che credevo impossibili.
Amo viaggiare in modo lento,
riappropriarmi del ritmo cadenzato che mi connette alla madre terra.
Avanzo lenta su vie e sentieri,
consapevole che ogni viaggio rappresenta una sfida vinta,
un limite superato, un altro passo avanti.
Quando cammino sento la mia anima;
Quando vedo il mondo sento la mia anima;
Quando incontro persone e ascolto le loro storie io,
ancora una volta, sento la mia anima.
E ringrazio…
per ogni passo, per ogni persona, per ogni esperienza
per ogni volta che ho pensato di non farcela e invece ce l’ho fatta.
Qualsiasi sia il motivo che vi spinge a viaggiare, non smettete mai di farlo. Non smettete mai di essere felici, di sognare nuove mete e di sentirvi liberi.
Buon viaggio a tutti!!
Sylvié