Viaggiare Zaino in Spalla

Scegliere di mollare tutto e cambiare vita

Copenaghen

Molti spesso mi chiedono com’è vivere all’estero e come abbia fatto a mollare tutto e cambiare vita. Per molti è infatti inconcepibile lasciare le proprie certezze per un’incognita, partendo magari senza la garanzia di un lavoro già sicuro.

Le frasi che sento pronunciare più spesso sono “che coraggio hai avuto, io non ce la farei mai”, “beata, mi piacerebbe ma…”, “Anch’io vorrei partire ma qual’è la percentuale di riuscita?”, “Sicuramente avevi dei soldi da parte, senza soldi non si può fare niente”. Oggi queste affermazioni mi fanno sorridere e capisco che forse ci sarebbe bisogno di più chiarezza.

La decisione

Una scelta così personale e importante la devi fare sicuramente con consapevolezza, ma guardando le tue reali possibilità e potenzialità e non in base delle percentuali di riuscita degli altri. Ogni persona è un caso a sé, ogni scelta comporta delle conseguenze, anche la scelta di restare. Non esiste una scelta giusta o sbagliata, è la tua scelta, solo tua, che sicuramente ti darà modo di fare delle esperienze importanti che ti lasceranno dentro qualcosa di utile.

Restare o Partire non è una scelta facile. La vita non è facile. Può essere paragonato ad un cammino ad ostacoli le cui prove ci servono per imparare a superare quei limiti che non ci permettono di evolverci.

Sono spesso i limiti mentali il vero ostacolo, quelli dettati dalla paura e dalle proprie insicurezze. Il successo di una scelta come quella di partire è sopratutto dettata dal superamento di queste paure. Partire vorrà dire andare oltre le nostre aspettative, rischiare con la consapevolezza di poter fallire, imparare dai nostri errori e gioire delle nostre conquiste.

Capire cosa stiamo cercando

Se c’è un consiglio che mi preme dare a chi si accinge a prendere la decisione di mollare tutto per ricominciare, è quello di cercare di capire cosa vogliamo davvero. Cosa cerchiamo veramente? Cosa siamo pronti a rischiare? Guardarsi dentro per dare una risposta sincera a noi stessi non è cosa facile ma ce lo dobbiamo. È il primo passo per imparare a conoscerci fino in fondo e capire se andare via è solo un modo per scappare dai problemi o un’opportunità per crescere e migliorare.

Io ho deciso di rischiare, senza certezze ma con la fiducia che in un modo o nell’altro avrei comunque fatto un’esperienza importante per la mia vita. Avevo sete di conoscere il mondo fuori dalla mia solita cerchia. Ricordo la prima volta che emigrai fu al nord Italia e avevo 24 anni. Avevo seguito un sogno, approfondendo gli studi sulla grafica pubblicitari e quell’esperienza mi aiutò tantissimo a maturare.

Quando decidemmo, con mio marito, di partire all’estero fu proprio per aspirare ad un futuro lavorativo più appagante ma, dentro di me, fu soprattutto un desiderio di conoscenza e apertura verso il mondo e verso una cultura completamente differente dalla mai. Chiamatela curiosità, voglia di avventura, di scoperta, so solo che è un sentimento insito da sempre in me. Del resto sono una viaggiatrice da quando sono nata.

Capire le dinamiche che ci spingono a voler mollare tutto e cambiare vita è fondamentale, per imparare dall’esperienza che faremo. Una volta presa la decisione sarà come fare il primo passo verso una rivoluzione interiore inevitabile.

Noi a Copenaghen

La partenza

Dopo tanto pensare la nostra scelta è ricaduta verso un Paese che avevamo già visitato in passato e dove abbiamo dei contatti: la Danimarca. Di certo avere un punto di riferimento ci ha aiutato ma non ci ha spianato la strada, sia ben chiaro. Inizialmente, infatti, è stato molto difficile adattarsi a condizioni sfavorevoli e spesso avvilenti.

Partì per primo mio marito, con mille euro in tasca e tanta speranza nel cuore. I primi mesi non riuscì a trovare lavoro, soprattutto perché cercare di ambientarsi e dover rispolverare un inglese scolastico gli assorbì molte energie. Poi finalmente, quando acquisì più dimestichezza con la lingua, trovò un primo lavoro come lavapiatti in una mensa di una grande multinazionale.

Dover mettere in conto di ricominciare da zero e fare anche i lavori più umili non è facile. Eppure, prima di trovare la giusta combinazione, abbiamo dovuto fare tanti tipi di lavori che non riguardavano la nostra reale professione. Io raggiunsi mio marito dopo quasi tre mesi. Riuscii a farlo solo perché trovai una famiglia italiana a Copenaghen che aveva bisogno di una ragazza alla pari. Così, anche senza soldi, riuscii a partire con un lavoro e un letto su cui poter dormire. Questo mi permise di avvicinarmi a mio marito e di cominciare a creare, assieme, il nostro futuro.

Cambio vita

Dopo tante peripezie, decine di traslochi e numerosi lavori fatti, oggi possiamo dire di esserci riusciti. Abbiamo cambiato la nostra vita in meglio e siamo molto soddisfatti.

Dopo qualche anno in Danimarca, una volta che ci siamo ambientati e abbiamo cominciato a capire il sistema, abbiamo deciso di aprire un’attività di giardinaggio e manutenzioni domestiche. Con sacrificio e dedizione abbiamo fatto crescere l’azienda che in compenso ci da grandi soddisfazioni. Mio marito ama il suo lavoro e io ho potuto riprendere in mano il mio vecchio mestiere, curando il dietro le quinte legato alla parte grafica, pubblicitaria e marketing.

Ora viviamo sereni, affrontiamo i problemi quotidiani con serenità e ci permettiamo anche qualche sfizio ogni tanto. Possiamo dire di essere felici, sentirsi realizzati è molto stimolante.

Quanto a me è incredibile il senso di libertà che finalmente sento nel cuore. Poter essere libera di esprimermi e di lavorare dove voglio, perché l’importante è che io abbia con me un laptop o uno smartphone e naturalmente una buona connessione a internet, è la cosa che mi piace di più. Questo mi ha permesso di diventare una Digital Nomad e poter anche viaggiare senza problemi e senza dover timbrare un cartellino rinchiudendomi in un ufficio tutti i giorni per tutto il giorno. Cosa chiedere di più!?

Ebbene si, le nostre vite sono cambiate ma questo è accaduto nel momento in cui siamo stati noi a cambiare prospettiva, capendo di non essere in gabbia e scegliendo di avere un’alternativa anche dove non la vedevamo. Cambiare una situazione, partendo o rimanendo, dipende solo da noi. Semplicemente bisogna decidere di fare un passo avanti e avere il coraggio di realizzare i propri sogni.

Sylvié